Già discesa è la sera
Già discesa è la sera.
La tua immagine dolce
mi allontana dall'anima
le macerie degli ultimi
affanni.
Confuse alla voce
del vento
le vecchie preghiere
della mia solitudine.
Rimani...
Prigioni
Dimentico
alla luce dei tuoi occhi,
prigioni di silenzio;
che torneranno,
a soffocare
questa mia gioia.
Ti cerco o Signore
La mia anima inaridita
e muta di dolore,
Ti cerca o Signore,
per dissertarsi
della tua quiete.
Solitudine
Sei mai stato solo?
E' acciaio infuocato
che penetra nel tuo sangue
ed ogni piega diviene marcia,
senza voler mai guarire.
E rimani immobile
come l'accattone
che all'angolo di pietra,
stende scarna la mano,
bianca di sofferenza.
Per ricordarti
Ho trovato
nel diario della mia fanciullezza
un bianco petalo
che allora stappai dolcemente
alle tue ghirlande odorose;
per ricordarti.
Alla stazione
Un grido ferroso
lacera la calma della notte.
Una processione di scure carrozze
si snoda nell'ombra
come una serpe ferita.
Rimango solo,
nel silenzio
che è tornato a trafiggermi.
Quando tu andrai
Non giungerà la sera,
quando tu andrai.
Nè luci, nè colori
per le infuocate ginestre
che adornano
i deserti di pietra.
Camminerò solo sulla sabbia
calpestando i cimiteri di conchiglie.
Griderò nel vento il tuo nome
là, dove giocano i gabbiani solitari.
Nè voli di rondini,
nè profumo di rose,
nè musiche, udrò più;
non giungerà la sera
quando tu andrai.
Era vero il mio sogno?
Una vecchia conchiglia
che più non canterà per me
la calma leggenda delle sirene.
Un ritratto ingiallito,
un fragore
di rovine, di guerra...
E l'odore dei castagni
inteneriti dalla rugiada.
Nulla, nulla più è rimasto.
Era vero il mio sogno?
La mia dimora
In questa dimora
fatta di niente
ho conosciuto la gioia.
Sono pallide mura di carta
e non hanno cristalli
le povere lampade accese;
nè oro, nè perle
le tue mani bianche.
Ma in quello che resta
ho conosciuto la gioia.
Sera d'estate
Un cane nero
e mezzo bicchiere di vino
ho con me,
in questa silenziosa sera.
Tu sei andata.
Ho disegnato duri cipressi
attorno alle pietre
dei miei castelli antichi,
senza un raggio di luce.
Non ho forza
per gridare il tuo nome.
Sulla sedia vuota,
ancora
il calore del tuo corpo.
Sono rimasto solo
con un cane nero
e mezzo bicchiere di vino
e tu sei andata.
Da tanto.
Non ho cercato la gloria
sui campi di battaglia,
eppure in silenzio
da tanto,
una ferita mi scava.
Soli
Soli,
come barche alla deriva
assetate di orizzonti lontani.
Invochiamo la tenera consolazione
della sera
dove luci di sogni
rischiarino le ombre
dell'esistenza.
Siamo mendicanti d'amore
che all'angolo della strada
tendono ad altri
la mano
bianca di sofferenza.
Non cerchiamo la gloria
sui campi di battaglia,
eppure, in silenzio,
da sempre,
una ferita ci scava.
Le nostre anime
mute di dolore
Ti cercano Signore
per dissetarsi
della Tua quiete.